Le Casse Di Previdenza Degli Autonomi

In un momento di significativa volatilità dei mercati finanziari, e di connessa incertezza e preoccupazione dei risparmiatori, la completezza e la trasparenza dell’informativa finanziaria divengono elemento di primaria rilevanza per gli emittenti e per le autorità preposte alla regolazione e alla stabilità dei mercati.

L’informativa finanziaria è, allo stato, oggetto tanto di una attività di assurance (revisore legale dei conti e  dirigente preposto alla predisposizione dei documenti contabili, collegio sindacale, consiglio di sorveglianza, altri organi di controllo), finalizzata alla garanzia della sua attendibilità e veridicità per i terzi, quanto di una attività di analisi (investitori, analisti finanziari e società di rating), finalizzata a consentire un investimento consapevole al risparmiatore, retail o istituzionale.

Tuttavia una analisi più approfondita rileva l’esigenza di colmare quella che appare essere una carenza di maggiore informazione o la necessità di un miglioramento qualitativo della disclosure nel rapporto tra emittente e risparmiatore.

Ed invero, sebbene le attività di assurance siano finalizzate a garantire i terzi del rispetto nell’applicazione dei principi contabili, nella predisposizione della situazione economica, finanziaria e patrimoniale di riferimento; non si può non considerare come i principi contabili offrono spesso al redattore del bilancio un ventaglio di opzioni disponibili, attesa la necessità di adeguare la specifica situazione aziendale ad un principio per definizione di natura generale.

Ne segue che, l’attività di assurance, nel garantire la complessiva aderenza del documento in analisi ai principi contabili di riferimento, spesso non riesce a distinguere ed ad evidenziare il ventaglio delle opzioni disponibili e che principalmente discendono sia da una diversa propensione al rischio ritenuto accettabile dai diversi redattori dei documenti inerenti l’informativa finanziaria, sia dalle attività di analisi orientate ad una visione prospettica del business aziendale (si pensi al fenomeno sempre più frequente di significativa variazione tra capitalizzazione di borsa e patrimonio netto contabile di riferimento).

Ne segue che gli strumenti allo stato disponibili per il risparmiatore in tema di informativa finanziaria, non sempre gli consentono una puntuale stima del profilo del rischio implicito nel business aziendale dell’emittente, ed in particolare nelle scelte operate all’interno del ventaglio delle opzioni rese disponibili dai principi contabili di riferimento.

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